Cosa resta alla fine di una guerra? I conflitti cambiano radicalmente la vita delle persone, di chi combatte e di chi è costretto a fuggire e poi tornare, ritrovando il suo paese e la sua gente molto diversi da prima. A raccontare di questo lento percorso per tornare alla propria vita saranno le parole di un padre e di un figlio, vittime della Prima guerra mondiale seppur in modo diverso.
Il racconto, scritto da Patrizia Pasqui e interpretato dall’attore Mario Spallino, accompagnerà una visita guidata alla sezione Artiglierie 1914-15 del Museo della Guerra, ospitata nel rifugio antiaereo della Seconda guerra mondiale di piazza Podestà . Proprio l’artiglieria infatti provocò alcuni tra gli effetti più drammatici durante la Prima guerra mondiale, introducendo un potere distruttivo mai sperimentato prima. Le conseguenze di queste terribili armi sul paesaggio e soprattutto sulle persone saranno il filo rosso che accompagnerà il pubblico durante la visita.
La visita si svolge su tre diversi turni con un massimo di 15-20 partecipanti ciascuno.
Sabato 25 giugno, ore 11.00, 15.30 e 17.00
Domenica 26 giugno, ore 11.00, 15.30 e 17.00
La partecipazione è gratuita, con prenotazione obbligatoria. Si consiglia abbigliamento adeguato al luogo fresco.
L’evento fa parte della rassegna Rovereto Estate realizzata dal Comune di Rovereto.