Dallâabitato di Giazzera parte il sentiero che porta sul Monte Testo, nel massiccio del Pasubio. A pochi passi dai luoghi in cui venne catturato Cesare Battisti, si può percorrere un itinerario molto suggestivo che porta ad una cima fortemente adattata alle esigenze belliche. Qui infatti gli austroungarici costruirono un ampio reticolo di gallerie e trinceramenti, dominando
Dalla cima del Monte Biaena, raggiungibile da Passo Bordala, si può dominare buona parte del Basso Trentino, dal Pasubio al lago di Garda. Non a caso questa fu una formidabile posizione austroungarica per tener sottâocchio il fronte circostante. Ecco la nuova puntata di âCamminando nella Grande Guerraâ, rubrica del Dolomiti in collaborazione con il Museo
Il Comune di Rovereto ha da poco rinnovato la convenzione con l’UniversitĂ di Trento finalizzata alla realizzazione di progetti con ricadute sul territorio, tra le quali la riscoperta del patrimonio storico della cittĂ . Fra i progetti finanziati tramite la convenzione vi è anche quello condotto dal GeCo – Centro Geo-Cartografico di Studio e Documentazione del
E’ stato presentato in questi giorni al Trento Film Festival il progetto Montagne Cyborg. Storie di paesaggi ibridi, che indaga in maniera originale sugli intrecci fra conflitti e paesaggio. I curatori del progetto, gli architetti Marco Ferrari e Sara Favargiotti, hanno lavorato alla costruzione di “un cantiere di narrazioni alternative per la montagna” anche grazie
Un suggestivo percorso che dallâaltopiano di Folgaria conduce al Forte Dosso delle Somme, affacciato sulla Valle di Terragnolo: la Forra del Lupo è l’itinerario che vi suggeriamo nella rubrica “Camminando nella Grande Guerra”, curata da il Dolomiti in collaborazione con il Museo della Guerra. A strapiombo sulla valle di Terragnolo, lâitinerario offre un paesaggio mozzafiato,
La guerra del Novecento, e in particolare la Grande Guerra, sono state devastanti anche per l’impatto ambientale: hanno aggredito la natura per renderla un teatro di battaglia. Da un altro punto di vista, studiare la guerra vuol dire anche comprendere come l’ambiente sia stato modificato, e come le tracce dei conflitti siano capsule del tempo
Come ogni anno, il Museo ha recentemente presentato ai suoi Soci e alla stampa una panoramica delle sue attivitĂ , raccolta nel report annuale pubblicato sul sito web istituzionale. Il Centenario, il riallestimento del percorso permanente, i progetti espositivi e quelli digitali: per il Museo della Guerra il 2021 ha segnato un anno di grandi cambiamenti,
In questo approfondimento di Camminando nella Grande Guerra, rubrica del Dolomiti in collaborazione con il Museo della Guerra di Rovereto, affronteremo alcuni episodi della cosiddetta âguerra di mineâ. Sul fronte trentino, infatti, il conflitto fu combattuto anche con il piccone e la gelatina, nel tentativo di scavare la roccia sotto il nemico e di farlo
Rovereto accoglie fra le sue strade e piazze unâingombrante memoria del primo conflitto mondiale. Lapidi, bombe inesplose, busti ai âmartiri dellâirredentismoâ, perfino âleoni di San Marcoâ in ricordo della breve dominazione veneziana, testimoniano lâalacre lavoro svolto, soprattutto nel primo dopoguerra, per rimarcare lâitalianitĂ della cittĂ . Prosegue con un percorso cittadino la rubrica âCamminando nella Grande